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Meglio del Didò

English version below

Un paio di settimane fa mi sono beccata l’influenza.
Di quelle con la tosse inarrestabile, che ti viene soprattutto di notte. E siccome non è per niente silenziosa, trascorri la nottata sul divano.
La mattina (chè i bambini devono comunque fare colazione e poi andare a scuola) ti alzi e fai tutto quello che si presume che una mamma faccia, indipendentemente da come sta: colazione, letti e rassettare.
Il problema più grosso, però, è stato che la mattina la febbre era ancora bassa, ma era alta la mia speranza che non salisse troppo.
Quindi, il semplice fatto che non avevo la febbre e dovevo rimanere chiusa tra 4 mura, ha scatenato in me una gran voglia di impastare, cosa che in genere riesco a fare solo durante il fine settimana (cioè quando apro il Negozio Forneria e Affini). Il problema, dicevo, è stato che la febbre ci mette una giornata a salire.
Esattamente il tempo che ci hanno messo questi panini a lievitare.
In pratica, al momento di infornarli, io ero già cotta (e parecchio fuori di testa, con 39 di febbre), loro invece da cuocere lo erano ancora.
Ma è stato divertente (infornata a parte).
Era dai tempi del Didò e dei legumini che ci giocavano che non mi divertivo tanto a modellare.
L’impasto di questi panini pare proprio plastilina. Ed è perfetto per sbizzarrirsi con le forme.

Panini Hamburger

La ricetta, che avevo visto sul libro delle sorelle Simili (Pane e roba dolce) me l’ha fatta ritornare in mente Barbara. Rispetto alla versione originale ho usato molto meno lievito. 40 g su un kg di farina sono troppi per le mie abitudini, per cui ho ridotto a 10 grammi ed ho aumentato i tempi di lievitazione.

Panini semidolci da hamburger (da una ricetta delle sorelle Simili)
Per circa 18 panini da 90-100g

Ingredienti
1 kg di farina manitoba (per me farina 0)
400 g di acqua
10 g di lievito di birra
150 g di burro
50 g di strutto
15 g di sale
100 g di zucchero

Fai un prefermento con il lievito sciolto in 150 g di acqua e 150 g di farina presi dal totale.
Copri con pellicola e aspetta che il volume raddoppi e la pastella si ricopra di bolle.

In una ciotola versa la farina restante, fai la fontana e aggiungi il prefermento. Impasta con la restante acqua (250 g) in cui avrai sciolto lo zucchero. Quando il tutto è ben amalgamato, aggiungi il sale e alla fine il burro e lo strutto, un po’ alla volta, continuando ad impastare.
Quando il panetto è bello liscio e morbido, forma una palla e lascia lievitare fino al raddoppio al calduccio,in una ciotola coperta con pellicola (ci vorranno almeno 3 ore).
A questo punto, rovescia su un piano infarinato e fai un giro di pieghe a tre.
Lascia riposare una mezz’oretta, poi dividi in pezzi da 90-100 grammi e forma a tuo piacimento.
Per fare hambuger, forma una pallina.
Oppure forma un cordoncino da avvolgere su se stesso a lumachina.
Oppure divertiti a giocare come fosse plastilina. L’importante, per mantenere gli stessi tempi di cottura, è dividere tutto in pezzi dello stesso peso.
Metti i panini su una teglia coperta da carta forno, ricopri con pellicola in modo che la superficie non secchi e lascia raddoppiare di nuovo (ci vorrà un’ora).
Prima di infornare puoi decorarli spennellandoli di latte e cospargendoli di semini (sesamo, papavero, lino).
Accendi il forno a 200° e cuoci per 15 minuti o fino a che non sono dorati.
Una volta freddi, puoi conservarli in freezer, ben chiusi in un sacchetto.

Bun puzzle

Siccome la consistenza di questi panini stimola la creatività, per continuare il gioco, ho voluto provare la tecnica della tigratura, che avevo visto sul libro Panificando del maestro Giorilli e in rete da molte parti.
In pratica, si fa una pastella da spalmare sopra i panini, che in cottura si trasforma in una crosticina croccante e maculata!

Per la tigratura di 4-5 panini:

50 g di farina di riso
50 g di acqua
3 g di lievito di birra fresco
3 g di olio
3 g di zucchero
un pizzico di sale

In un bicchiere, mescola tutto quanto un’oretta prima di infornare i panini e copri con pellicola. Prima di infornare, con un pennello, spalma la mistura con abbondanza sui panini.
La crosta che ne esce è croccante e maculata!

Bag of buns

Grazie ad un suggerimento di Terry che questo mese ospita Panissimo, con questi panini (ottimi anche per una colazione dolce o salata) partecipo alla raccolta mensile ideata da Barbara e da Sandra.

finale di stagione
English version

Hamburger buns (adapted from Pane e roba dolce recipe book by Simili sisters)
(makes 18 buns of 90-100gr each)

Ingredients
1 kg strong flour
400 g water
10 g yeast
150 g butter
50 g lard
15 g salt
100 g sugar

Dissolve yeast in 150 g of water and mix with 150 g of flour taken from the total amount.
Cover with cling film and wait for the batter to double in size.

Put the remaining flour in a bowl, make a well and add the batter.
Dissolve sugar in the remaining water (250 g) and knead well. Add the salt and at last the butter and lard little by little.
Stop kneading when the dough is smooth and soft. Shape it in a ball and set aside to rise and double in size in a warm place, in a bowl covered with cling film (it should need about 3 hours).
On a floured surface, fold the dough as shown here:

Leave the dough to rest half an hour, then cut it in pieces 90-100g weight and shape as you like.

To have hamburger buns shape the dough as a ball.
Roll a rope shape dough and then turn it in a spiral to make a snail.
Or have fun and play as a child to create the shapes you like most.
The dough has the same consistency of plastiline play dough !
Just remember to make buns of the same weight, so that they bake in the same time.
Put buns on a baking sheet covered with parchment paper an cover with cling film to prevent them to dry. Let them double in size (they should need about 1 hour).
Before baking you can brush them with some milk and sprinkle with seeds (sesame, poppy or whatever you like).
They bake at 200C/390F for about 15 minutes or until golden brown.
Once cooled, you may store them in the freezer to use when needed.

As the dough invites you to play, I tried the technique used to have a spotted and crunchy crust, which I saw in Panificando, the breadmaking book by Giorilli, an italian famous baker.
The trick is to prepare a special batter to spread over the buns!

To cover and spot about 4-5 buns:

50 g rice flour
50 g water
3 g yeast
3 g olive oil
3 g sugar
a pinch of salt

On hour before baking the buns, mix everything in a glass and cover with cling film.
When you are ready to put the buns in the oven, generously brush each bun with the batter.
The crust you’re going to bite will be crunchy and spotted!

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5 Comments

  • Reply Cuochilla-Camilla ai fornelli

    sai che anche io ho avuto lo stesso tipo di febbre? stranissima….
    molto belli i tuoi panini!
    ciao da gaia-camilla ai fornelli

    25 Marzo 2015 at 9:31
    • Reply gaia

      La febbre della panificazione o quella dell'influenza?
      Ti auguro la seconda, perché dalla prima non si guarisce!! ahahahha
      😀

      25 Marzo 2015 at 21:52
  • Reply Giulia

    Uh che belli! Peccato che ho finito ieri gli ultimi rimasugli di farina di riso, perché quella copertura tigrata mi ispira moltissimo ed ogni volta che la vedo qua e là mi riprometto di provarla. La compro e li faccio!

    25 Marzo 2015 at 12:34
    • Reply gaia

      Ciao Giulia,
      devo dire che come tutte le cose che non conosco, anche la tigratura è rimasta avvolte in un'aurea di mistero misto a soggezione, fintanto che non l'ho provata.
      In realtà è veramente semplice fare la crosticina…
      Via, ricordati la farina di riso, la prossima volta!! (anche se a dirla tutta, secondo me, funziona bene anche con quella di mais, che essendo senza glutine, non rischia di lievitare neppure lei…)

      25 Marzo 2015 at 21:58
  • Reply Claudette

    Questa è una delle tue ricette che mi segno, perchè senza lievito madre, come la corona di pane che tanto successo ha riscosso in famiglia, e sono sicura che più prima che poi proverò questo impasto.
    Auguri di una rapida guarigione: l'influenza da mamma non è una quasi vacanza come era da bambini (per me era l'occasione per un libro nuovo…)
    Claudette

    26 Marzo 2015 at 21:02
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