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Mai smettere di provare

English version below

Salmone in panatura agrodolce

Non sono la prima a dirlo.
Essere appassionata di cucina e anche mamma che deve nutrire, a volte è difficile.
La pasta al pomodoro, che farebbe la gioia di tanti bambini (miei compresi), è l’ultima nella lista di piatti da preparare che mi viene in mente quando devo organizzare la cena.
E così capita che qualcuno (Fagiolino) storca il naso se trova qualcosa che non è tra le 3 cose che mangia volentieri (nell’ordine: pasta al pomodoro, prosciutto cotto, pane e pomodoro).
Ma posso mica dargli solo quello che vuole, anche se le nonne sono di altra idea…?!?
E così io non mi arrendo.
Magari qualche volta mangia poco, qualche volta assaggia e poi chiede pane e prosciutto, qualche volta, invece, ti sorprende!
Come quando ho preparato per cena questo salmone al forno.
Ero sicura che sarebbe stata la solita scena: lui che non prova nemmeno ad assaggiarlo e si lamenta a priori.
E invece… sarà stata la croccantezza della panatura, sarà stato il saporino un pò dolce dato dallo zucchero, sarà stato incuriosito da noi che ne stavamo divorando un filetto dopo l’altro… alla fine ha assaggiato, gustato e ripulito la teglia.
E la volta dopo, usando filetti di trota salmonata, la scena si è ripetuta.
Conclusione: mai smettere di provare!

Salmone

La ricetta è di Lorraine Pascale.
L’araba Stefania ce l’ha fatta conoscere grazie allo starbook.
Io me ne sono innamorata.

Filetti di salmone al forno con panatura di senape e prezzemolo

4 filetti di salmone, possibilmente senza pelle (oppure trota)
100 g di pangrattato
un cucchiaio e mezzo di brown sugar
2 cucchiai di senape di Digione
una noce di burro
la buccia grattugiata di 2 o 3 lime (per me 1 limone e mezzo)
un mazzetto di prezzemolo
sale e pepe

Mischia pangrattato, brown sugar, senape, buccia di lime (o limone), il prezzemolo finemente tritato, sale e pepe in una ciotola.
Aggiungi il burro fuso e lavora con le dita.
Copri una teglia con carta forno, adagiaci i filetti e pressa la panatura su ognuno.
Cuoci in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 15 minuti,  se vuoi che il pesce sia ben cotto, meno tempo altrimenti.

English version

When I cooked this salmon I was sure my little boy would have never appreciated it.
I was wrong and I learnt the lesson:
never stop trying new recipe and flavors.
Sometimes kids are surprising!

Salmone impanato

Oven-roast salmon with a mustard and parsley crust

4 salmon fillets (preferably skinless)
100g dried breadcrumbs
1 and half tbsp soft brown sugar
zest of 2-3 limes (I used 2 organic lemons)
2 tbsp Dijon mustard
knob of butter
1 bunch fresh parsley, chopped
salt and pepper

Preheat oven to 350F.
Mix breadcrumbs, sugar, lime (or lemons), mustard, butter and parsley together in a small bowl
Cover a baking tray with parchment paper and lay over the salmon filletts.
Divide the topping between the four salmon fillets and pat down well.
Bake for 10-15 minutes depending on your preference.

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10 Comments

  • Reply Araba Felice

    Grazie, Gaia!
    Ed hai ragione, mai smettere di provare perchè alla fine qualcosa si riesce a far piacere…firmato da una ex bambina che non mangiava nulla e la cui mamma non ha mai smesso, come te 😉

    3 Luglio 2013 at 7:25
    • Reply gaia

      E sapere che poi è cresciuta una grande appassionata, mi fa ben sperare…
      grazie di cuore!

      3 Luglio 2013 at 20:55
  • Reply Claudette

    A volte, poi, basta cambiare nome alle cose: ottime le cotolette di "vitello marino" (così si chiama qui il pesce spada), ancora più buono il "risotto morbido" (la cui cremosità è data da un cucchiaio di caprino o di crescenza che allo stato primordiale la Pulce non mangia). Se poi finiscono in tavola le "frittelle"…sai che bontà, soprattutto se sono sardine impanate e cotte in forno!
    Claudette, mamma della Pulce che vorrebbe solo pasta al pomodoro e "carnina piatta!

    3 Luglio 2013 at 17:10
    • Reply gaia

      Si, una vota funzionava così anche da me.
      Il mio pezzo forte era la minestra di drago: una vellutata di piselli/spinaci che mangiava più volentieri, con quel nome..
      Adesso che sono un po' più cresciuti, non ci cascano più, ma è più facile fargli venire curiosità semplicemente non insistendo e commentando quanto è buono!!
      🙂

      3 Luglio 2013 at 20:58
  • Reply Miss Mou

    Sono assolutamente d'accordo. La mia è ancora piccina ma ho voluto in tutte le maniere farle venire la "bocca buona". Ho riprovato e riprovato, con o senza capricci e al momento riusciamo a mangiare tutto. Spettiamo gli anni che vengono 🙂

    5 Luglio 2013 at 11:30
    • Reply gaia

      Brava Miss!
      vedrai come verrà su bene!!
      😉

      9 Luglio 2013 at 20:37
  • Reply ஃPROVARE PER GUSTAREஃ di ஜиαтαℓια e ριиαஓ

    mi sono aggiunta ai tuoi sostenitori..
    hai ragione non bisogna mai smettere di provare ….e ciò che dico ai miei due cuccioli..
    lia

    9 Luglio 2013 at 13:02
    • Reply gaia

      Ciao Lia,
      benvenuta qui!
      in effetti è un po' faticoso, ma ne vale la pena!!

      9 Luglio 2013 at 20:38
  • Reply la povna

    Buona questa cosa! La voglio per me!

    12 Luglio 2013 at 9:37
    • Reply gaia

      Eh, si, fai bene cara Povna!
      😉

      15 Luglio 2013 at 21:25

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