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Minestre e ricordi

Mi sto rendendo conto che questo mese, la sfida MTC ha riacceso i ricordi di molti.
In effetti, è successo anche a me, quando ho scoperto che si trattava di zuppe e minestre, che mi si siano illuminati gli occhi.
D’altronde le zuppe sono state la sopravvivenza di molti, troppi, in tempi passati ma non lontani.
Quando una delle preoccupazioni principali era riuscire a recuperare qualcosa da mettere sotto i denti, la zuppa poteva essere una soluzione.
Bastavano pochi ingredienti, allungati con tanta acqua, a sfamare e saziare molte bocche.
Ed è forse per questo che le zuppe fanno casa e fanno riaffiorare tanti ricordi, legati alle figure di nonne o mamme che hanno vissuto quei tempi difficili.
Mia nonna materna, con cui ho trascorso molto tempo, aveva avuto la fortuna di nascere in campagna e di coltivare la terra, per cui bene o male qualcosa da mettere in pentola e far bollire trovava sempre.
E memore di quei momenti, o semplicemente per abitudine acquisita, in tempi ben più recenti, quando eravamo insieme in campagna, ci proponeva una minestrina per cena anche d’estate.
Capite perché mi si sono illuminati gli occhi?

Minestra-1884Mark

A dir la verità, anche noi, d’inverno, abbiamo spesso una zuppa per cena, anzi un passato, visto che non uso panna o besciamelle, ma semplicemente frullo con il mixer a immersione.
Se anche voi avete dubbi sulle varie nomenclature consiglio lo studio ed eventualmente la stampa in formato poster del bellissimo disegno della Dani:

Ma in onore alla mia nonna, ho preparato una vera minestra, di quelle con la pastina dentro, che rassodano in cottura e che alla fine potresti mangiare anche con una forchetta.
Lei ci avrebbe messo tutte le verdure trovate nell’orto e le avrebbe poi passate con il passaverdura di metallo, girando la manovella piano piano. I tempi sono cambiati, ed io ho preferito usare il mixer ad immersione, ma ho usato la zucca gialla e le patate della mia mamma, che provengono da quello stesso orto che usava la nonna!

Minestra-1880Mark

Minestra di zucca e patate
(per 4 persone)

600 g di patate
400 g di zucca
una cipolla
2 carote
un gambo di sedano
una manciata di prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale e pepe
5 pugni di pasta mista da minestra

Sbuccia le patate e tagliale a tocchetti regolari, di un paio di centimetri di lato. Fai la stessa cosa per la zucca. Pela le carote e tagliale a rondelle, priva la cipolla dallo strato più esterno e tagliala a dadini, affetta il gambo di sedano, trita il prezzemolo.
Metti tutto insieme in una pentola capiente, ricopri con acqua fino a superare le verdure di un paio di dita, aggiungi sale e pepe e porta lentamente a bollore. Lascia cuocere almeno per tre quarti d’ora, durante i quali la pentola rilascerà profumi di casa e la invaderà di ricordi.
Con un mixer ad immersione frulla la verdura, magari lasciandone un po’ a pezzi, se preferisci.
Aggiungi 4 cucchiai di olio e versa la pastina (nel caso la minestra sia diventata troppo soda, aggiungi un po’ di acqua). Cuoci ancora dieci minuti e lascia un po’ raffreddare prima di servire, cospargendo ogni piatto di abbondante parmigiano grattugiato.

Minestra-1890Mark

Con questa semplice minestra, piena di ricordi, partecipo alla sfida MTC53, indetta da Vittoria, del blog La cucina piccolina:

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15 Comments

  • Reply ஃPROVARE PER GUSTAREஃ di ஜиαтαℓια e ριиαஓ

    Ottime buone le zuppe..
    Lia

    18 Gennaio 2016 at 13:44
    • Reply gaia

      Ciao Lia,
      in questo periodo poi, sono anche una cena che riscalda!

      19 Gennaio 2016 at 21:27
  • Reply Susanna Molina

    Una zuppa cremosa, questo è il mio genere di piatti preferiti!
    Eppure sul blog ne ho pochissimi, ma li faccio molto spesso.
    Saluti

    18 Gennaio 2016 at 14:34
    • Reply gaia

      Davvero, anche io ne ho molte poche di ricette di casa, così semplici, ma alla fine sono quelle che faccio più spesso, soprattutto in inverno!
      grazie per essere passata!

      19 Gennaio 2016 at 21:28
  • Reply La Gaia Celiaca

    a parte le foto splendide, e lo sai, questa minestra è la mia minestra di casa. quella che i miei figli ricorderanno da grandi come la minestra della mamma. d'inverno la faccio almeno una volta a settimana, i miei figli ne vanno matti e dicono "ancora! ancora! ancora!" ogni volta.
    la minestra di zucca è un cibo per l'anima, prima di ogni altra cosa.
    complimenti davvero per le caldissime foto
    <3

    18 Gennaio 2016 at 18:16
    • Reply gaia

      Cara omonima,
      davvero questa è la minestra di casa vostra? Non sai quanto mi fa piacere scoprirlo. Le cose semplici sono spesso quelle più buone (Anche se qui c'è ancora una boccuccia che si storce alla vista di minestre)..
      un bacione

      19 Gennaio 2016 at 21:29
  • Reply anna gentile

    Adoro le zuppe e le minestre, tanto che posterei solo quelle per il piacere di condividerle ad una tavola virtuale con tante persone.
    E adoro anche la zucca.
    Bellissimo il tuo blog e le tue foto.
    Sono alla ricerca di una nuova essenzialità anche tra i blog e il tuo sa di buono.
    Ci vediamo presto, alla mia prossima passeggiata tra i blog.
    un abbraccio

    19 Gennaio 2016 at 8:16
    • Reply gaia

      Cara Anna,
      grazie. E' un piacere rivederti da queste parti! Forse non ti ricorderai, ma anche io partecipai ai tuoi CibinLibri, ormai tanti anni fa!
      Bone passeggiate e a presto!

      19 Gennaio 2016 at 21:31
    • Reply gaia

      …buone…
      🙂

      19 Gennaio 2016 at 21:31
  • Reply Chiara Picoco

    zucca e patate… connubio perfetto. io ho avuto la fortuna di sposare un uomo che vive(va) in un posto dove i suoi genitori hanno un grande orto pieno di prelibatezze. La zucca per mia sfortuna manca, perché a loro non piace, ma in qualche modo riesco sempre ad averne in dono da qualche orto limitrofo.
    Che bontà questa tua minestra

    19 Gennaio 2016 at 14:06
    • Reply gaia

      Sei davvero fortunata ad avere l'orto vicino e vicini generosi. La verdura fresca e sana è imprescindibile per creare una minestra (e non solo), no?
      a presto!

      19 Gennaio 2016 at 21:33
  • Reply Alessandra Gennaro

    i miei livelli di nostalgia sono al limite, in questa gara. specialmente quando capito su post come il tuo, che hanno colto così bene lo spirito della sfida e lo hanno anche saputo interpretare, in modo altrettanto poetico. La minestra della nonna è quella che si ispessisce quando raffredda- quanta ragione…e quanti ricordi di tutti, in questa immagine. quante "nonne di tutti", in questo cibo di sostanza, che fa crescere, che fa bene e che è anche così allegro da vedere. Sei andata al cuore della gara- e al cuore di tanti di noi. grazie!

    21 Gennaio 2016 at 3:33
    • Reply gaia

      Grazie a te Alessandra, per la tua presenza (nonostante la lontananza fisica) e per il tuo entusiasmo!
      MTC è sempre più nel cuore di tutti noi e tocca il cuore.

      24 Gennaio 2016 at 21:32
  • Reply Vitto da Marte

    Quando si riescono ad avere le verdure dell'orto appena raccolte ci si sente fortunati e tutto ha un sapore migliore.
    Se poi la stessa zuppa è anche occasione di ricordare qualcuno allora è magia!
    Me ne passi un piatto? Le minestre cremose di zucca sono una delle mie passioni

    28 Gennaio 2016 at 19:25
    • Reply gaia

      Cara Vitto,
      è stato davvero una magia partecipare a questa sfida! grazie per la tua idea! un bacio

      29 Gennaio 2016 at 18:23

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